Come salvare un figlio dalla droga? Guida passo passo per svezzare vostro figlio da narcotici!

Come salvare un figlio dalla droga?

Avere un figlio, cioè un figlio tossicodipendente in famiglia, sicuramente è una delle esperienze più dolorose che un genitore possa affrontare. In tali situazioni, i genitori sono immediatamente in dubbio su – come salvare un figlio dalla droga ? Si pone immediatamente anche una domanda – come trattare un figlio tossicodipendente ?

I genitori a volte possono essere così frustrati da questa scoperta (“gli abbiamo dato tutto e lui ce lo restituisce in questo modo”), e pensare di cacciare di casa figlio drogato, oppure denunciare figlio tossicodipendente ad autorità competenti.

Senza riguardo al fatto se vostro figlio è un teenage, adolescente o un adulto, la dipendenza da droga è una malattia complessa e oltre che colpisce il tossicodipendente, distrugge anche un’intera famiglia! Un numero sempre più crescente dei genitori preoccupati si domanda “come salvare un figlio dalla droga”, indicando quanto, infatti, tra i giovani è diffuso il problema dell’abuso di sostanze e delle dipendenze.

E’ naturale e del tutto normale che in tali situazioni i genitori vogliano aiutare il figlio in ogni modo possibile e tirarlo fuori delle catene della dipendenza. Però, aiutare un figlio tossicodipendente può richiedere ai genitori di agire in un modo diverso, non tipico di loro.

Se voi, come genitori preoccupati, volete aiutare vostro figlio a superare il problema della dipendenza, nel testo seguente cercheremo di spiegare come farlo in un modo efficace. Allo stesso modo, scoprirete se è opportuno denunciare un figlio per droga alle autorità competenti.

Come salvare un figlio dalla droga e se è affatto possibile farlo?

Se i genitori si domandano “come salvare un figlio dalla droga”, una delle loro preoccupazioni è la paura che il loro figlio finisca per odiarli. La paura può essere così paralizzante da indurre i genitori a permettere al loro figlio di continuare a usare droghe, per paura che perderanno il suo amore.

Certo che questo atteggiamento è del tutto sbagliato e infondato, dato che può portare il figlio a continuare a rovinarsi la vita, consumando droghe e rovinando in tal modo anche la vita di tutta la famiglia.

Quindi, abbiamo un consiglio principale per tutti i genitori – non preoccupatevi se ferirete o no i sentimenti di vostro figlio. Preoccupatevi se sarete in grado, con un supporto professionale di professionisti per la tossicodipendenza, di salvare (letteralmente) la loro vita!

Un figlio tossicodipendente ha bisogno di limiti, confini e conseguenze. Per questo motivo è molto importante che i genitori siano coinvolti attivamente nel processo di astinenza da droga del figlio e non solo osservatori passivi e preoccupanti. I genitori, in realtà, possono essere gli attori principali nel far riflettere il figlio su se stesso e sulla sua vita.

Aiutare un figlio tossicodipendente a smettere di usare le droghe non è un compito semplice. Richiede molta pazienza, comprensione e definizione di confini chiari. In seguito ne parleremo di più sui passi che ogni genitore dovrebbe intraprendere per riuscire nella propria missione di aiutare suo figlio a smettere con questa abitudine distruttiva.

Vi spiegheremo anche quali errori non dovreste fare su questo percorso.

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Come trattare un figlio tossicodipendente e perchè non è facile farlo?

Dunque, se voi, come madre e padre vi domandate “Come trattare un figlio tossicodipendente”, significa solo che volete porre fine al suo comportamento e cercare di consentirgli di ricominciare una vita felice e sana. Nelle situazioni in cui i genitori si trovano ad affrontare la dipendenza del figlio, la prima cosa che di solito fanno una madre o un padre è cercare con insistenza (senza tatto, con un afflusso costante di emozioni, giudizi e critiche) di parlare con il figlio, il tutto nel desiderio di capirlo e fornirgli il massimo aiuto.

Però, questo può essere un’arma a doppio taglio e, in effetti, fare più male che bene. Capita spesso che il figlio tossicodipendente rifiuta di parlare di droga, affermando che nella sua vita tutto va bene e che non ha nessun problema, arrabbiandosi spesso con i suoi genitori.

E’ proprio in questo punto i genitori rimangono confusi, disorientati, incapaci, con le mani legate e con ansia e preoccupazione constante “come salvare un figlio dalla droga”.

Si pone la domanda – è possibile che i genitori svezzino da soli il proprio figlio dall’uso di sostanze psicoative?

In queste e simili situazioni è meglio rivolgersi ai professionisti di una struttura autorizzata per la cura della tossicodipendenza, che potranno fornirvi una soluzione concreta per portare vostro figlio fuori dal mondo della droga una volta per sempre.

Preparatevi al fatto che vostro figlio non accetterà così facilmente e improvvisamente di parlare con i professionisti, ancor meno di andare in un centro per la disintossicazione da droghe. Per tale motivo, prima di cercare un aiuto professionale, dovete prendere voi stessi alcune “misure”, grazie alle quali vostro figlio capirà che voi siete il suo vero amico e che desiderate il meglio per lui.

Questo è l’unico modo in cui vostro figlio accetterà l’aiuto degli esperti, ma tenete presente – dovete andare passo dopo passo, con una grande dose di pazienza e comprensione.

Come salvare un figlio dalla droga?

Come salvare un figlio dalla droga ed errori che i gentori spesso fanno

I genitori spesso, per troppo amore per il figlio, domandandosi “come salvare un figlio dalla droga ”, fanno errori che possono solo peggiorare la situazione. Pertanto, prima di dirvi come affrontare il problema della dipendenza di vostro figlio, non dovete fare i seguenti errori.

1) Rifiutate l’esistenza del problema

La gran parte dei genitori è sorpresa con la scoperta che il proprio figlio fa uso di sostanze psicoattive. Inoltre, i genitori spesso rifiutano di ammettere che loro figlio fa uso di qualsiasi droga, essendo per loro una cosa impensabile.

La negazione dell’esistenza del problema non ridurrà tale problema o lo farà scomparire. Al contrario. Il motivo della negazione, cioè ammettere che il figlio abusa di droghe, porterebbe i genitori a incolpare se stessi per il fallimento del loro figlio – ed è una cosa che preferirebbero evitare.

E’ comprensibile, nella natura umana (parentale) si vuole evitare questo, altrimenti significherebbe che la madre o il padre, in quanto genitori, avessero fallito. Tuttavia, se volete trovare un modo giusto per sapere come salvare un figlio dalla droga, il primo passo è accettare che vostro figlio non è perfetto e che ha un grave problema di salute mentale che dovrebbe essere affrontato con urgenza.

2) Incolpate voi stessi

Come abbiamo già detto, quando i genitori scoprono che loro figlio fa uso di droghe, nella gran parte dei casi se ne incolpano. Allora, i genitori spesso cercano di scoprire l’errore commesso nella loro educazione e che ha portato il figlio a diventare un tossicodipendente. Però, vogliamo dirvi di non farlo.

Nessuna madre e nessun padre sono perfetti, eppure più dell’80% dei genitori oggi sentono molta pressione da parte di amici, parenti e persino dalle reti sociali, nel tentativo di essere perfetti nell’educare il figlio! Tutti i genitori di tanto in tanto fanno errori ed è normale che alcune situazioni potrebbero essere gestite meglio. Non bisogna scappare di questo.

Incolpare voi stessi per la tossicodipendenza di vostro figlio non vi porterà nessun bene, ancor meno a vostro figlio.

La cosa migliore che potete fare per vostro figlio e la vostra famiglia è, come abbiamo già detto, accettare il fatto che il problema esiste e cercare di fare tutto il possibile per vostro figlio, per ottenere l’aiuto necessario che merita. Ricordate, la dipendenza è una malattia, proprio come il diabete, il polmonite. E in quanto tale, la dipendenza dovrebbe essere trattata con appropriati metodi medici.

Incolpare voi stessi non farà altro che regredire voi stessi, vostro figlio e tutta la famiglia e non sarà nessun aiuto nella lotta contro la tossicodipendenza di vostro figlio. Inoltre, dovete essere emotivamente stabili e forti per poter sostenere vostro figlio nel modo di cui ha bisogno.

3) Come trattare un figlio tossicodipendente ? Non prendete il ruolo di salvatore

Capiamo che in questa situazione quello che volete sapere è come salvare un figlio dalla droga. Però, non tentate di salvare il figlio “per forza”, posizionati come una figura autoritaria davanti a lui, in modo che sappiate tutto e abbiate la soluzione, perchè tale atteggiamento potrebbe essere controproducente.

La dipendenza è, infatti, una malattia cronica, vuol dire che l’unico modo comprovato e affidabile per vostro figlio, di riprendersi psicofisicamente dall’uso di droghe, è attraverso i trattamenti medici specializzati e le cure della dipendenza. Cacciare di casa figlio drogato oppure denunciare figlio tossicodipendente  non presentano le soluzioni adeguate. In quel modo, tale problema oltre che non sarà risolto, sarà anche “spazzato sotto il tappeto”, diventando più grande e più serio.

Se provate a salvare il figlio tossicodipendente ritenendolo responsabile, criticandolo o condannandolo in modo frustato e poco costruttivo, senza cercare di capire la causa del suo problema, potete essere certi di incontrare la resistenza e il rimprovero da parte sua. Vostro figlio si sentirà come se qualcuno gli comandasse o giudicasse, incoraggando in tal modo la sua dipendenza ad essere ancora più intensa!

Dovete semplicemente imparare il modo più sano per avvicinarvi a vostro figlio, senza urla e clamore, esprimendo i vostri sentimenti senza segni di giudizio.

Deve essere chiaro che un tossicodipendente deve creare la propria via di cambiamento, nonchè sviluppare la propria via per prendere decisioni personali che saranno buone per lui, con l’aiuto, i consigli e la guida dei professionisti, formati per il trattamento delle dipendenze.

Siamo consapevoli che voi, come genitori, sentiate il dovere di aiutare vostro figlio tossicodipendente a giungere le conclusioni determinate sulle abitudini distruttive e sulle sue scelte di vita. Però, succede che tale approccio non ha alcun effetto su di lui, finchè lui stesso non raggiunge tali conclusioni. Forse vostro figlio non è ancora mentalmente pronto o maturo di cambiarsi da solo, motivo per cui ha bisogno di un aiuto professionale.

4) Denunciare figlio tossicodipendente e cacciare di casa figlio drogato

Come salvare un figlio dalla droga, purttroppo, può essere una missione impossibile anche per i genitori più premurosi, cioè per i genitori che darebbero qualsiasi cosa al mondo perchè loro figlio fosse di nuovo felice e sano. E dopo aver fatto di tutto per aiutare il figlio ma senza successo o progresso, i genitori spesso prendono una decisione disperata di denunciare figlio tossicodipendente, ma anche di cacciare di casa figlio drogato .

I motivi di questa scelta dei genitori ne possono essere diversi. In pratica, succedeva che i genitori denunciavano il figlio per la droga a causa della sua ricerca instancabile di denaro, oppure per la conoscenza che il figlio spacciava la droga, nonchè per il suo comportamento aggressivo e violento che non poteva essere più tollerato e sopportato.

Negli occhi dei genitori – loro figlio ha rinunciato alla propria dignità e l’unico modo per “salvarsi dalla vergogna fatta” è denunciare un figlio per droga alla polizia o ad altre autorità competenti.

Ma prima di farlo, tenete conto delle conseguenze di questa scelta per vostro figlio, per voi e per tutta la famiglia. Lo stesso, fate attenzione se avete intenzione di cacciare di casa figlio drogato. Tutto questo può portare alle conseguenze di vasta portata per le relazioni familiari complete.

Noi siamo qui per dirvi che non dovete denunciare o cacciare di casa vostro figlio a causa di problemi che ha e che riguardano anche voi. La tossicodipendenza è una MALATTIA CURABILE, vuol dire che esiste una soluzione per questa disgrazia. Invece di denunciare vostro figlio tossicodipendente o cacciarlo di casa, la migliore soluzione è cercare l’aiuto in un centro specializzato per l’astinenza da droghe, per ottenere un supporto professionale e qualificato per vostro figlio!

5) Non cercare pretesti o dare la possibilità al figlio di fare uso di droghe

Uno dei maggiori problemi con un figlio tossicodipendente è nel fatto che un membro della famiglia, in modo diretto o indiretto, aiuta o dà la possibilità al figlio problematico di continuare con il suo vizio. Ad esempio, si può trattare di fratello o di sorella del tossicodipendente che nascondono cose ai propri genitori o danno soldi al tossicodipendente.

Però, credeteci o no, nella maggior parte dei casi la persona che dà la possibilita al figlio di assumere droghe, in un modo o nell’altro, è proprio uno dei genitori. Proprio questo atteggiamento è molto dannoso per il processo di recupero del figlio.

Come abbiamo già sottolineato, i genitori commettono questo errore all’inizio, rifiutando di ammettere che il loro figlio ha problema con la droga. In questo modo i genitori pensano (erroneamente) di proteggere il loro figlio. A volte questa negazione dei genitori arriva a tal punto che anche il figlio dipendente è stato indotto in errore e in pericolo, mentre loro ignorano il fatto che la persona amata ha un problema. Tenete presente – se volete sapere “come salvare il figlio dalla droga”, la negazione dell’esistenza del problema non è una strada giusta!

Inoltre, non cercate di giustificarsi con gli altri per il problema di vostro figlio. Un figlio dipendente vi apprezzerà di più se riconosce di avervi dalla sua parte, cioè vedendo che davvero capite fino a che punto la malattia della dipendenza lo colpisce.

Nascondere il suo comportamento o le sue azioni, non farà che aumentare i sentimenti di vergogna, imbarazzo e isolamento di vostro figlio.

Come salvare un figlio dalla droga?

Come salvare un figlio dalla droga? Ecco cosa dovete fare!

Se volete sapere come salvare un figlio dalla droga, ci sono alcuni passi da intraprendere per aiutare vostro figlio ad accettare un aiuto professionale degli esperti nel trattamento della dipendenza.

C’è una cosa molto importante da tenerla a mente. Infatti, quando i giovani fanno uso di droga, nel profondo sono coscienti di fare qualcosa di sbagliato. Alla radice di ogni abuso di droghe e di dipendenza, esiste un dolore fisico o emotivo che una persona tenta di risolvere o dimenticare assumendo narcotici. In tale stato di coscienza, una persona giovane spesso non è in grado di ascoltare consigli dei suoi genitori sulla dannosità di questo comportamento, ma preferirà di affidare i suoi problemi alle droghe che (in modo falso e per breve tempo) gli permeteranno di non pensare a tutto quello che non va nella sua vita.

E’ una chiara indicazione che aiutare il figlio che fa uso di droghe, non è affatto un compito facile, – soprattutto se non dispone di un supporto di professionisti. Ma, come genitori, non dovreste maì rinunciare a vostro figlio!

Come padre e/o madre avete un milione di ruoli, motivo per cui vi daremo alcuni consigli, per aiutarvi ad affrontare la tossicodipendenza di vostro figlio e per convincerlo ad accettare un supporto qualificato di professionisti per il trattamento dell’abuso di sostanze.

1) Stabilire confini e limiti chiari

Come abbiamo già detto, quando cercate la risposta alla domanda “come trattare un figlio tossicodipendente”, è importante non desistere mai da vostro figlio, ma anche è importante stabilire confini chiari che porteranno anche alcune conseguenze.

E’ necessario proteggersi dal dolore emotivo e trovare forza per sopportare manipolazioni emotive a cui spesso sono disposti i tossicodipendenti. Non dovete aver paura di stabilire dei limiti a vostro figlio, non negoziabili, ma non dovete rinunciare a questi limiti! Sappiamo che tale atteggiamento non sarà facile, perchè, come accennato, la dipendenza porta anche i comportamenti manipolatori dei tossicodipendenti.

Stabilite dei limiti quando vostro figlio è sobrio, quando può pensare razionalmente a quello che può accettare o no. 

Nello stabilire di questi limiti, chiedetevi il seguente:

Ad esempio – non dovete dare soldi a vostro figlio tossicodipendente ogni volta che lo chiede. Se deve comprare qualcosa in negozio, dovete andare in negozio con lui. Non permettetegli di incontrare persone che abusano di droghe. Non permettetegli di guidare l’auto. Non permettetegli in nessun caso di consumare alcol o droghe in casa vostra.

Sono solo alcuni esempi relativi ai limiti. Anche se questi limiti portano alla rabbia o ad altre reazioni emotive di vostro figlio, non dovete mollare. Dovete rimanere coerenti, ma non smettete maì di comunicare con vostro figlio.

2) Comunicate e rafforzate i legami con vostro figlio

Bisogna praticare e incoraggiare quotidianamente una comunicazione chiara e sincera. Anche se all’inizio è la cosa più difficile, una comunicazione aperta e sincera vi aiuterà a valutare meglio lo stato emotivo di vostro figlio, e quindi vi sarà anche più chiaro come salvare un figlio dalla droga.

Fate domande a vostro figlio, esercitando ad essere un ascoltatore attivo. Le domande migliori sono aperte e non giudicanti! Alle domande aperte non si può rispondere in modo breve o in una parola, vuol dire, esse incoraggiano una comunicazione migliore e più onesta tra voi e vostro figlio.

In questo modo si aprirà la porta per saperne di più sulle lotte, i sentimenti, le speranze e le preoccupazioni di vostro figlio.

Dunque, una comunicazione aperta e assertiva è uno dei modi migliori per rafforzare la vostra relazione con vostro figlio. Questo tipo di comunicazione vi aiuterà a individuare il problema nelle prime fasi della dipendenza ed a reagire in modo appropriato. La comunicazione assertiva implica un equilibrio tra le domande poste e l’ascolto attivo dell’interlocutore (vostro figlio), per avere una conversazione costruttiva e produttiva.

Alcuni esempi di queste domande sono:

Mentre comunicate con il figlio, tentate di rimanere concentrati sul suo problema. Siate gentili ed educati. Tentate di evitare e ridurre forti reazioni negative, dimostrando di accettare e capire vostro figlio.

Essere troppo emotivi nella comunicazione con vostro figlio tossicodipendente non fa parte di una comunicazione assertiva.

3) Come trattare un figlio tossicodipendente? Incoraggiate il comportamento positivo

Se vi concentrate troppo su errori e decisioni sbagliate di vostro figlio tossicodipendente, la sua fiducia notevolmente sarà diminuita e avrà un senso minore di autostima. Questo stato psicologico proprio può portare vostro figlio ad un uso continuo di sostanze psicoattive. Invece di criticare, se volete sapere “come trattare un figlio tossicodipendente”, evidenziate i suoi lati positivi, incoraggiando il suo comportamento positivo.

Incoraggiando vostro figlio attraverso una comunicazione aperta, il figlio avrà più fiducia di voi, mentre eventuali discussioni, conflitti e negatività saranno ridotte. Questo incoraggiamento non è basato sul confronto di vostro figlio con altri, oppure che siete voi a risorvegli i suoi problemi invece di lui. 

Anzi, incoraggiate vostro figlio concentrandovi su tre messaggi positivi:

Tenendo a mente questi messaggi nel discorso con vostro figlio, la vostra comunicazione sarà incoraggiante ma non critica e con un tono giudicante.

La comunicazione che trasmette il messaggio del vostro desiderio che vostro figlio raggiunga il suo pieno potenziale, aiuterà sia voi che lui a introdurlo in un programma di un trattamento qualificato, che è un passo necessario per un recupero completo dalla tossicodipendenza.

Quindi, dimenticate l’idea di denunciare un figlio per droga oppure cacciare di casa figlio drogato. Tali atteggiamenti vi faranno più male che bene.

4) Non trascurate voi stessi

Aiutare un figlio tossicodipendente è un processo che potrebbe essere lungo e lento e richiedere molta pazienza. Su questa strada non dovete dimenticare di prendervi cura di voi, perchè vi aiuterà a sapere come salvare un figlio dalla droga.

La tossicodipiendenza, in quanto malattia cronica, non colpisce solo un individuo ma anche un’intera famiglia. Molti genitori dei tossicodipendenti praticamente si trovano intrappolati nella propria ansia, depressione o stress – nei problemi psichici causati dalla dipendenza del proprio figlio. E’ presente anche un’insonnia costante di cui soffrono molti genitori dei figli tossicodipendenti.

Se non avete un controllo delle proprie azioni o se non dormite abbastanza, tranne il fatto che potete indebolire il vostro sistema immunitario, non sarete in grado di prendere decisioni coerenti e sane per vostro figlio. Quindi, la cura di voi stessi vi consentirà di trovare il miglior modello di comportamento positivo per vostro figlio.

Sarebbe bello se poteste parlare con qualcuno, ad esempio, con uno psicologo, sulla dipendenza di vostro figlio, per poter capire meglio i vostri sentimenti in tutta questa situazione. Se vi sentite troppo turbati, emotivi o irrazionali in qualsiasi momento – non dovete continuare la comunicazione con vostro figlio. Potete sempre iniziare successivamente la stessa conversazione, quando vi sentirete meglio e più calmi.

Come trattare un figlio tossicodipendente ? L’unica soluzione è andare in un centro di trattamento delle dipendenze

La cosa più importante che dovete sapere alla domanda “come trattare un figlio tossicodipendente”  oppure “come salvare un figlio dalla droga”, è capire che non potete farlo da soli, non importa quanto grande, incondizionato e senza riserve sia il vostro amore genitoriale. La tossicodipendenza è una malattia celebrale grave, complessa e cronica che richiede un piano e un programma di trattamento specializzato per ogni individuo.

Abbiamo visto quali errori non dovreste commettere nel processo di aiuto di vostro figlio, cioè cosa dovreste fare per rendergli più facile la sua accettazione del fatto che ha un disperato bisogno dell’aiuto professionale.

MedTiM è una moderna clinica europea per la disintossicazione e l’ospedale per il trattamento di tutte le forme di tossicodipendenza e dell’abuso di tutte le sostanze psicoattive! Il nostro team dei medici, riconosciuto al livello internazionale, con l’esperienza pluriennale nel trattamento delle malattie di tossicodipendenza, applica i metodi più moderni e i programmi innovativi del trattamento, adattati all’età di vostro figlio, che riporteranno ogni paziente sulla strada giusta della vita!

Indipendentemente dalla gravità, dal tipo e dal grado di dipendenza o dal problema psicologico che sta alla radice della tossicodipendenza, nonchè dall’età di vostro figlio, vostro figlio tossicodipendente sarà trattato con la massima attenzione, dedizione e assistenza medica. Siamo sempre a disposizione della famiglia del paziente per qualsiasi tipo di consiglio, supporto e aiuto.

Noi siamo qui per aiutarvi, genitori, a liberare vostro figlio da uso di qualsiasi narcotico per sempre e nel più breve tempo possibile! Siamo qui, che vostro figlio insieme a voi possa vivere di nuovo la vita al massimo – felice, sano e realizzato!

Come salvare un figlio dalla droga?

Come salvare il figlio dalla droga? Clinica MedTiM è la vostra soluzione sicura!

La risposta giusta alla domanda “come salvare un figlio dalla droga” è, rivolgetevi immediatamente agli esperti dell’ospedale per la disintossicazione, il trattamento e la cura della tossicodipendenza MedTim. Infatti, la cura della tossicodipendenza nella Clinca MedTim dura tra 14 e2 1 giorni – senza terapia sostitutiva alla fine del trattamento! Vuol dire che da noi non ci sono trattamenti durevoli, inefficaci, antiquati e obsoleti che non danno risultati, come in caso di numerose altre strutture simili.

La differenza tra noi ed altri centri è che effettuiamo la DISINTOSSICAZIONE INDOLORE E SICURA, ovvero la purificazione dell’organismo del paziente di tutte le sostanze tossiche della droga! Durante il processo della cura della dipendenza fisica, vostro figlio non sentirà dolori, nè alcun altro sintomo spiacevole della crisi di astinenza, e alla fine del trattamento scompariranno tutti i sintomi della crisi di tossicodipendenza!

Dopo la disintossicazione, segue una fase molto importante nel trattamento della dipendenza, la psicoterapia, orientata a cambiare atteggiamenti e abitudini che hanno portato vostro figlio alla dipendenza da droghe. Attraverso il dialogo con i nostri psichiatri, ovvero psicologi e vostro figlio, vostro figlio col tempo capirà la causa del suo problema, cominciando ad acquisire le competenze, con le quali può risolvere questo problema.

Lo scopo principale della psicoterapia è il trattamento della dipendenza psicologica, altrimenti la causa principale di ricaduta (recidiva). Nell’ambito della psicoterapia effettuiamo anche la terapia familiare sistemica unica, il cui obiettivo è migliorare i rapporti familiari e superare tutte le situazioni difficili, causate dalla dipendenza del vostro figlio.

MedTiM è a disposizione di voi e di vostro figlio anche dopo le cure ospedaliere terminate!

Dopo il trattamento ospedaliero nel nostro ospedale, forniamo un sostegno disinteressato a vostro figlio ed a tutta la vostra famiglia in forma di un supporto ambulatoriale! Questo tipo di trattamento ambulatoriale dura 12 mesi dopo la dimissione dall’ospedale e prevede un visita di controllo una volta al mese, al fine di preservare e mantenere i risultati raggiunti del trattamento ospedaliero.

Questo tipo di trattamento prevede anche un discorso con uno psichiatra al fine di correggere o ridurre la farmacoterapia assegnata. Oltre al contatto personale con la famiglia attraverso le visite di controllo, vostro figlio come anche la vostra famiglia avrà un supporto psicologico, attraverso discorsi telefonici con uno psicologo o un pedagogo speciale che lo ha guidato attraverso procedure psicologiche durante il trattamento e ha iniziato il processo psicoterapeutico e l’educazione.

Tenetevi presente che la tossicodipendenza è una malattia grave e cronica e vostro figlio avrà bisogno del vostro amore e sostegno anche dopo aver completato il programma di trattamento. Con il vostro sostegno e con il nostro aiuto, a vostra disposizione in ogni momento, vostro figlio lascerà la droga per sempre e si rivolgerà ad abitudini sane nella vita!

Daniele

Daniele

Consulente di lingua italiana

Siamo a vostra disposizione in qualsiasi momento

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