Quanto dura la crisi di astinenza da metadone e come si può smettere di usare questa droga?

Astinenza da metadone: informazioni e sintomi

Il metadone è una droga oppioide sintetica con un’azione prolungata e rilascio graduale. Essendo un narcotico oppioide, il metadone è spesso abusato, portando inevitabilmente alla dipendenza da metadone. Quando una persona interrompe bruscamente l’assunzione di questa sostanza psicoattiva, si verifica quella che viene chiamata crisi di astinenza da metadone. La principale domanda che ci poniamo, e che affronteremo in questo blog, è: quanto dura la crisi di astinenza da metadone?

Oltre a tutto ciò, l’uso del metadone solleva numerosi altri dilemmi e incertezze. In cosa consiste l’effetto del metadone? Quali sono le conseguenze e gli effetti collaterali dell’uso del metadone? Qual è il legame tra metadone e eroina? Infine, i tossicodipendenti consapevoli del loro problema si chiedono spesso anche come smettere di usare il metadone?

Scopri tutto sul metadone, i suoi effetti, la crisi di astinenza da metadone e come smettere di usare il metadone nel nostro testo riportato in seguito.

Quanto dura la crisi di astinenza da metadone e cos'è il metadone?

Per comprendere come si sviluppa e quanto dura la crisi di astinenza da metadone, è necessario innanzitutto chiarire cos’è realmente il metadone.

Come abbiamo già sottolineato, il metadone è una droga sintetica che appartiene alla classe degli oppioidi. Più precisamente, si tratta di un analgesico narcotico sintetico che fa parte del gruppo dei difenilpropilamine. Composizionalmente, il metadone è un idrocloruro. Sebbene sia un narcotico con un elevato potenziale di dipendenza, i medici lo prescrivono legalmente come analgesico per le persone che soffrono di dolori moderati, gravi o cronici. I nomi di strada per il metadone includono M, met metacsa, eptos e altri.

D’altra parte, il metadone viene utilizzato anche come terapia sostitutiva per disintossicarsi dagli oppiacei. Per essere più precisi, il metadone viene spesso usato medicinalmente come terapia per il trattamento dei tossicodipendenti da eroina, nel processo di disintossicazione da questa sostanza estremamente pericolosa. Inoltre, il metadone può essere utilizzato anche come parte della terapia per il trattamento della dipendenza da altre sostanze psicoattive, come il Vicodin o l’OxyContin.

Le compresse di metadone sono la forma più comune in cui questa sostanza viene prodotta. Ciò significa che il metadone viene principalmente consumato per via orale. Tuttavia, il metadone può essere trovato, o prodotto, anche sotto forma di liquido di colore giallo pallido o verde, oppure in forma di polvere. Il metadone può essere abusato anche per via iniettiva (iniezione) o per via nasale (sniffando). Rispetto all’uso orale, l’iniezione di metadone porta a un effetto più rapido e a un rischio maggiore di intossicazione (overdose).

Si ritiene che il metadone sia un’alternativa più sicura e più affidabile rispetto ad altri narcotici oppioidi. Questo perché il metadone ha un uso medico giustificato, legittimo e legale. Tuttavia, a causa dei suoi effetti sui recettori oppioidi (morfina) nel cervello, gli utenti di metadone spesso abusano di questa sostanza psicoattiva. Il risultato di ciò sono effetti pericolosi per la salute, ovvero effetti collaterali rischiosi del metadone.

Uno dei maggiori problemi dell’uso eccessivo di questa droga è la dipendenza fisica e psicologica dal metadone.

Metadone come male necessario? Aumento dell'abuso e della dipendenza da metadone!

Il metadone è, come abbiamo visto, una droga e un agonista oppioide, il che significa che si lega agli stessi recettori oppioidi degli altri oppiacei, ma con un’azione più debole. In linea di principio, 1 milligrammo di metadone serve come sostituto per ottenere lo stesso effetto di 4 milligrammi di morfina.

Nonostante ciò, il metadone è di per sé un oppioide con un alto potenziale di dipendenza. Ciò significa che una persona che utilizza questa sostanza è sempre a rischio di abuso e dipendenza, anche se la utilizza secondo prescrizione medica.

Sebbene il metadone possa essere utile nel controllare i sintomi dell’astinenza da eroina, non è possibile utilizzare il metadone per curare la dipendenza da eroina o da qualsiasi altro oppioide!

Inoltre, le compresse di metadone, come terapia sostitutiva, possono essere molto rischiose, poiché i pazienti non solo non curano un tipo di dipendenza, ma sostituiscono una dipendenza con un’altra. Un effetto collaterale di questo è la crisi di astinenza da metadone. Prima di esaminare quanto dura la crisi di astinenza da metadone, chiarifichiamo perché negli ultimi anni si è verificato un significativo abuso di questa sostanza.

Quando il metadone viene utilizzato come terapia per alleviare il sindrome da astinenza da eroina, ovvero da oppioidi, ciò avviene esclusivamente sotto stretta supervisione medica. Pertanto, il paziente si reca in una clinica per il trattamento della dipendenza, dove gli viene prescritta una dose adeguata di metadone.

Tuttavia, a causa del costo di numerosi farmaci per il dolore, nonché della grande disponibilità e del prezzo relativamente basso del metadone, i medici prescrivono da circa vent’anni il metadone come farmaco per il dolore a lungo termine per il trattamento dei dolori cronici. Questo ha permesso a un numero maggiore di persone di essere esposto al metadone molto più di prima. Ciò include anche individui che in passato non erano stati esposti a farmaci oppioidi.

È proprio l’accesso più facile al metadone, combinato con il suo potenziale di dipendenza, a contribuire all’aumento del numero di dipendenti da metadone.

Metadone e eroina - Un legame indissolubile tra due droghe e il trattamento dei tossicodipendenti da eroina

Quando si parla di metadone e eroina, nonché del trattamento dei tossicodipendenti da eroina, sorge la domanda: in cosa consiste il legame tra queste due sostanze psicoattive simili, ma allo stesso tempo diverse?

Sia il metadone che l’eroina sono oppiacei, ovvero droghe oppioidi, con la differenza che il metadone ha un effetto narcotica più debole rispetto all’eroina. Tuttavia, la loro connessione più significativa riguarda proprio il trattamento dei tossicodipendenti da eroina. Infatti, sebbene il metadone non possa essere utilizzato per curare la dipendenza da eroina, attraverso la terapia sostitutiva con metadone si regolano i sintomi dell’astinenza da eroina.

Il metadone viene utilizzato nel processo di disintossicazione dei tossicodipendenti da eroina, per aiutarli a sopportare più facilmente i sintomi fisici e psicologici sgradevoli, estremamente spiacevoli e dolorosi della crisi di astinenza da eroina. Nei centri di disintossicazione e sotto stretta supervisione e controllo medico, il metadone è spesso impiegato come parte integrante della terapia per la disintossicazione dall’eroina.

Le persone che usano il metadone per superare la dipendenza da eroina sono esposte a un rischio maggiore di abuso, poiché hanno già una storia di dipendenza da oppioidi!

L’effetto del metadone si riflette in effetti molto simili a quelli dell’eroina. Tuttavia, rispetto all’eroina, questi effetti sono meno pronunciati, poiché nella terapia sostitutiva il metadone viene utilizzato in dosi specifiche e più basse. Pertanto, nel processo di disintossicazione, gli effetti del metadone non si manifestano appieno e con la loro devastante potenza distruttiva.

Proprio nella terapia sostitutiva con metadone si nasconde un grande pericolo! Spesso accade che i pazienti, nel processo di trattamento della dipendenza da eroina, diventino dipendenti dalla sua sostituzione istituzionale: il metadone! In questo modo, il metadone rappresenta solo un “male necessario, ma pericoloso”, ovvero una soluzione “meno cattiva” rispetto all’eroina. Considerando la somiglianza tra metadone ed eroina, il metadone è diventato una parte integrante della terapia contro l’eroina.

Questo può essere paragonato a quella frase che usiamo spesso nel linguaggio colloquiale, ovvero che tra due mali bisogna scegliere il minore. Tuttavia, anche il male minore è pur sempre un male. Quando viene abusato, assunto in modo eccessivo e incontrollato, il metadone mostra tutta la sua distruttività.

Quanto dura la crisi di astinenza da metadone e l'effetto del metadone

L’effetto del metadone è fondamentale per rispondere alla domanda su quanto dura la crisi di astinenza da metadone! In altre parole, per comprendere quali siano i sintomi e la durata della crisi di astineneza da metadone, è necessario esaminare quali siano gli effetti iniziali del metadone sul cervello di una persona.

Abbiamo già visto che il metadone agisce sul cervello legandosi agli stessi recettori oppioidi di altri oppiacei, come eroina, morfina o ossicodone. Questo rende il metadone un agonista oppioide. Il metadone è una sostanza psicoattiva a lungo termine, il che significa che rimane nel corpo di una persona per un periodo di tempo prolungato – tipicamente da uno a tre giorni. L’obiettivo dell’effetto prolungato del metadone è quello di bloccare gli effetti euforici dell’abuso di eroina o di altri oppiacei, oltre ad alleviare i dolori cronici. Proprio per questo motivo, l’eroina o altri oppiacei, dopo l’uso del metadone, non possono provocare euforia.

Forse a prima vista questo potrebbe sembrare un buon trattamento, ma ripetiamo ancora una volta: il metadone è anch’esso un oppioide con potenziale di dipendenza e non può servire come unico mezzo per il trattamento della tossicodipendenza!

Considerando l‘effetto prolungato del metadone, esso può accumularsi rapidamente nel corpo di una persona e rimanere nel flusso sanguigno per lungo tempo, cosa che può essere rilevato da un test antidroga. I pazienti a cui è stato prescritto il metadone spesso regolano autonomamente la dose prescritta. Questo è molto rischioso, poiché a causa della potenza di una dose, è molto facile incorrere in un’overdose di metadone.

L’uso di metadone senza supervisione medica è pericoloso e provoca dipendenza con conseguenze molto gravi!

Il metadone, a una prima vista, imita la sostanza per cui è stato creato come sostituto: la morfina. Attivando i recettori oppioidi nel cervello, il metadone porta a un sollievo dal dolore. A differenza della morfina, l’effetto del metadone è più lieve e graduale. Il metadone viene rilasciato e assorbito gradualmente nell’organismo, alleviando il dolore e prevenendo le caratteristiche altamente euforiche della morfina.

Il tempo di emivita del metadone (emivita del metadone, il tempo necessario affinché la sua concentrazione nel plasma sanguigno si riduca della metà) varia a seconda della dose assunta, oscillando tra 8 e 59 ore. Nel frattempo, gli effetti analgesici (l’effetto del metadone contro il dolore) durano fino a 8 ore.

Quali sono gli effetti collaterali del metadone?

Vogliamo sottolineare ancora una volta che, sebbene il metadone sia una sostanza con un effetto più debole rispetto all’eroina, è comunque un narcotico che comporta il rischio di dipendenza. Quando viene abusato, si verificano conseguenze sanitarie significative. Pertanto, sorge la domanda: in cosa consistono gli effetti collaterali del metadone?

Quando una persona assume metadone in qualsiasi forma, corre il rischio di sperimentare una serie di effetti collaterali pericolosi. Questi effetti, che possono essere a breve e lungo termine, causano un impatto negativo psicologico e fisico sul consumatore.

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Effetti collaterali a breve termine del metadone

Anche se il metadone viene utilizzato solo una volta o per un periodo di tempo molto breve, una persona può sperimentare una serie di effetti collaterali fisici dannosi.

Ecco in cosa consistono:

  • Sonnolenza;
  • Bocca secca;
  • Vertigini;
  • Ritenzione urinaria;
  • Problemi gastrointestinali;
  • Abbassamento della temperatura corporea;
  • Disfunzione sessuale e impotenza;
  • Debolezza muscolare;
  • Nausea e vomito;
  • Bassa pressione sanguigna;
  • Confusione e affaticamento.

Oltre a questi, una persona può sperimentare effetti collaterali a breve termine del metadone molto più gravi:

  • Battito cardiaco irregolare e respiro affannoso;
  • Depressione respiratoria;
  • Vertigini;
  • Tremori;
  • Vista offuscata;
  • Pelle pallida e appiccicosa;
  • Cammino instabile;
  • Svenimento;
  • Convulsioni;
  • Coma;
  • Reazioni anafilattiche;
  • Morte per overdose.

Esistono anche gravi conseguenze psicologiche a breve termine legate all'uso del metadone:

  • Allucinazioni;
  • Insonnia;
  • Depressione;
  • Ansia;
  • Paranoia;
  • Deliri;
  • Pensieri suicidi;
  • Difficoltà di concentrazione;
  • Ridotto tempo di reazione e deficit dell’attenzione.

Effetti collaterali a lungo termine del metadone

Quando il metadone viene abusato per un lungo periodo, in modo continuo e cronico, si verificano anche effetti indesiderati a lungo termine di questa droga. Chiunque utilizzi il metadone, legalmente (su prescrizione medica) o meno, può diventare dipendente da esso. Proprio la dipendenza dal metadone è una delle conseguenze a lungo termine più comuni, ma anche una delle più rischiose, dell’abuso di metadone.

La dipendenza dal metadone può svilupparsi, quindi, attraverso l’uso non autorizzato di questa sostanza psicoattiva (illegalmente, senza prescrizione medica) o tramite un uso improprio e eccessivo. In quest’ultimo caso, ci riferiamo a situazioni in cui il metadone viene assunto in dosi superiori a quelle prescritte o in combinazione con altre sostanze che creano dipendenza.

Più a lungo e più frequentemente una persona assume metadone, maggiore è il rischio di sviluppare dipendenza e altri effetti collaterali a lungo termine di questo oppioide sintetico.

Oltre alla dipendenza, elencheremo anche alcuni altri effetti collaterali a lungo termine del metadone:

  • Danno ai nervi, al fegato e al cervello;
  • Disturbi del ciclo mestruale nelle donne;
  • Calo della libido;
  • Irritabilità e frequenti sbalzi dell’umore;
  • Problemi di concentrazione e di focus;
  • Problemi cardiovascolari;
  • Problemi respiratori;
  • Maggiore coinvolgimento in situazioni socialmente rischiose e comportamenti criminali;
  • Negligenza verso se stessi, gli altri e le attività quotidiane e gli obblighi.
Astinenza da metadone

Quanto dura la crisi di astinenza da metadone e come riconoscere un dipendente da metadone?

La dipendenza dal metadone può trasformare persone sane e felici in individui depressi e disperati. È quindi molto importante riconoscere un tossicodipendente dal metadone in tempo e nelle fasi iniziali della dipendenza. Questo è fondamentale, perché se si desidera sapere come disintossicarsi dal metadone, è prima necessario riconoscere i segni e i sintomi della dipendenza da questa sostanza.

Un campanello d’allarme può sempre essere un cambiamento drammatico nel comportamento di una persona, specialmente in relazione a un aumento della dose di metadone.

Ecco alcuni segnali chiave di dipendenza dal metadone:

  • Aumento della tolleranza. Quando una persona sviluppa tolleranza al metadone, significa che ha bisogno di dosi maggiori di questo narcotico a intervalli più frequenti per ottenere l’effetto desiderato. Questo è uno dei primi, ma chiari indicatori di dipendenza fisica sviluppata.
  • Crisi di astinenza da metadone. Quando una persona smette improvvisamente di assumere metadone, sperimenta una serie di sintomi sgradevoli e dolorosi legati alla crisi di astinenza da metadone. Questi sintomi variano e vanno dall’insonnia, ai crampi, fino alla depressione. Di questi parleremo più avanti.
  • Desiderio intenso per il metadone. Un forte desiderio e impulso verso il metadone rappresentano chiari indicatori di una dipendenza psicologica sviluppata.
  • Dare priorità al metadone. Quando una persona sceglie sempre e preferisce il metadone rispetto ai propri hobby, interessi, doveri familiari, lavorativi e sociali, ciò può indicare una dipendenza dal metadone.

Crisi di astinenza da metadone – Sintomi

Quando viene assunto in grandi dosi, il metadone può causare un’estrema dipendenza psicologica e fisica. Se il metadone viene abusato frequentemente in brevi intervalli di tempo, può verificarsi la tolleranza al metadone di cui si è parlato.

Quando l’organismo di una persona non può funzionare normalmente senza metadone, significa che si è sviluppata una dipendenza fisica da questo oppioide. Se una persona smette bruscamente di assumerlo, ovvero quando tenta di disintossicarsi dal metadone “bruscamente”, sperimenterà una serie di sintomi molto sgradevoli legati alla crisi di astinenza da metadone.

La crisi di astinenza da metadone si verifica perché il corpo di una persona deve riadattarsi a funzionare senza metadone nel proprio sistema. Mentre l’organismo cerca di ristabilire l’equilibrio metabolico, si manifestano sintomi sgradevoli di astinenza.

A causa dei sintomi dolorosi della crisi di astinenza da metadone, nella maggior parte dei casi una persona non è in grado di disintossicarsi dal metadone autonomamente. Pertanto, è fondamentale seguire un processo di disintossicazione dal metadone medico, comprovato e sicuro.

La crisi di astinenza da metadone e la durata della crisi non sono le stesse per tutti. I sintomi di questa crisi variano a seconda del periodo di assunzione di metadone, della dose utilizzata, della frequenza di assunzione, del metodo di assunzione, nonché delle condizioni di salute generali della persona, della genetica e così via.

Segni della crisi di astinenza da metadone e la somiglianza con la crisi di astinenza da eroina.

In linea di principio, i sintomi della crisi di astinenza da metadone sono simili a quelli provocati dalla crisi di astinenza da eroina o da altri oppiacei. Tuttavia, la crisi di astinenza da metadone si differenzia dalle altre crisi e le persone faticano particolarmente a combattere la crisi di astinenza da metadone, poiché questo oppiaceo rimane nell’organismo per un periodo più lungo.

I sintomi della crisi di astinenza da metadone sono moderati e spesso somigliano a quelli dell'influenza:

  • Brividi e febbre;
  • Ansia;
  • Nausea e vomito;
  • Dolori muscolari;
  • Sudorazione;
  • Battito cardiaco accelerato;
  • Crampi addominali;
  • Irritabilità;
  • Paranoia;
  • Diarrea;
  • Intensa voglia di metadone;
  • Insonnia;
  • Allucinazioni;
  • Depressione.

Le persone con una dipendenza più grave da metadone avranno sintomi di astinenza più gravi. Se una persona è dipendente da più sostanze, incluso il metadone, la crisi di astinenza da metadone può essere più lunga e intensa. Smettere di assumere metadone autonomamente provoca sintomi più severi, perciò, come abbiamo sottolineato, è necessaria una disintossicazione da metadone controllata da un medico.

Quanto dura la crisi di astinenza da metadone?

I primi sintomi della crisi di astinenza da metadone si manifestano entro 24 ore dall’ultima dose assunta. Tuttavia, possono passare tra le 15 e le 60 ore affinché il metadone venga eliminato dall’organismo della persona dipendente. A causa dell’effetto prolungato del metadone, alcune persone potrebbero impiegare anche diversi giorni per avvertire i primi segni della crisi di astinenza da metadone.

Alla domanda ‘quanto dura la crisi di astinenza da metadone‘, non si può dare una risposta univoca a priori. Tuttavia, le esperienze di molti utenti hanno dimostrato che i sintomi della crisi di astinenza da metadone durano in media tra le tre e le sei settimane. Certamente, questo processo può essere notevolmente più lungo per i dipendenti da metadone gravi e cronici.

I primi 7-10 giorni sono i più intensi e difficili per l’utente, anche se questo periodo di picco può durare significativamente più di dieci giorni. Il metadone rimane nel corpo di una persona molto più a lungo rispetto ad altre sostanze stupefacenti, e in alcune situazioni il picco dei sintomi di astinenza non inizia prima di sette giorni dall’ultima dose assunta.

In questi momenti si manifestano i suddetti sintomi fisici simili all’influenza, ma anche sintomi psicologici inquietanti come ansia e depressione. Durante le settimane successive, i sintomi della crisi di astinenza da metadone iniziano a scomparire.

Crisi di astinenza da metadone giorno per giorno

Giorno 1-2

I sintomi della crisi di astinenza da metadone di solito non iniziano almeno 30 ore dopo l’ultima dose di metadone, e questo tempo può essere anche più lungo a seconda della dose assunta. Nei primi due giorni, la persona può sperimentare sintomi come brividi, febbre, battito cardiaco accelerato e dolori muscolari.

Giorni 9-15

Dopo il picco della crisi di astinenza da metadone, in questo periodo i sintomi inizieranno a scomparire gradualmente. Tuttavia, alcuni sintomi come irritabilità, diarrea e disagio fisico potrebbero rimanere. La persona può ancora avvertire una forte voglia di metadone, e potrebbe manifestarsi anche depressione. La depressione può diventare grave e clinicamente seria, motivo per cui alcuni dipendenti possono avere difficoltà a provare qualsiasi tipo di piacere o motivazione.

Giorni 15+

I sintomi della crisi di astinenza da metadone, come basso livello di energia, ansia, problemi di sonno e voglia di droga, di solito persistono per due o tre settimane dall’ultima dose assunta. Una volta conclusa la crisi di astinenza e scomparsi completamente i sintomi, molti ex utenti di metadone sperimenteranno i cosiddetti sintomi da astinenza post-acuta. Questi sintomi possono durare diversi mesi, e in alcuni casi fino a due anni. Tra gli altri, includono irritabilità, ansia, depressione, incapacità di provare piacere, difficoltà nel sonno e scarsa concentrazione.

Come smettere di usare il metadone? La disintossicazione dal metadone come soluzione!

Il metadone, come qualsiasi altro oppiaceo, può essere molto difficile e impegnativo da interrompere. Come abbiamo visto, la disintossicazione dal metadone può causare sintomi gravi che sono difficili da superare da soli e ‘senza supporto’. Pertanto, sorge la domanda: come si può smettere di assumere metadone?

La risposta a questa domanda è una disintossicazione dal metadone INDOLORE E SICURA presso la clinica MedTiM!

Il nostro moderno ospedale per il trattamento delle dipendenze è un centro specializzato per la disintossicazione da droghe e per il trattamento di qualsiasi forma di dipendenza e disturbo da uso di sostanze! Presso la clinica MedTiM lavorano medici premiati di fama mondiale con decenni di esperienza nel trattamento di tutte le forme di dipendenza. Grazie all’applicazione di metodi di trattamento moderni e affidabili, a un approccio individuale e alle attrezzature dell’ospedale conformi agli ultimi standard internazionali, garantiamo a ogni paziente la massima assistenza e cura medica.

Facciamo guarire la persona a voi vicina dalla dipendenza e dall’abuso di metadone in soli 10 o 14 giorni, a seconda del trattamento e della gravità della malattia!

Ciò che ci distingue dagli altri è che realizziamo una disintossicazione completamente indolore e sicura dal metadone, sotto la supervisione di personale medico altamente qualificato e specializzato. Questo significa che durante la disintossicazione, come parte del trattamento per il disturbo da uso di metadone, il paziente non avvertirà alcun sintomo doloroso o sgradevole della crisi di astinenza da metadone! Grazie a un metodo medico collaudato per purificare l’organismo dai residui di questo oppiaceo, preveniamo le ricadute dovute alla crisi fisica.

La disintossicazione presso la clinica MedTiM aiuta l’organismo del dipendente a eliminare più rapidamente le sostanze tossiche del metadone. La disintossicazione dal metadone nel nostro ospedale è la fase iniziale nel trattamento dei dipendenti da metadone!

Dipendenza da metadone: cause e trattamenti

Metodo UROD, trattamento della dipendenza psicologica e bloccanti per le droghe

Oltre alla comune disintossicazione, nella nostra clinica offriamo ai pazienti anche la disintossicazione ultra rapida dagli oppioidi dal metadone – la procedura UROD. Questa procedura è un metodo moderno, indolore, sicuro e accelerato di disintossicazione che pulisce i recettori oppioidi e normalizza i livelli dei neurotrasmettitori cerebrali. Viene utilizzata un’anestesia totale per aiutare il paziente a affrontare la procedura di disintossicazione senza disagio o dolore.

Nell’ambito del trattamento della dipendenza da metadone, oltre alla disintossicazione e a una farmacoterapia adeguata, il paziente lavora con psicologi, psichiatri e psicoterapeuti attraverso procedure che mirano a curare la dipendenza psicologica. Queste procedure includono un lavoro psicoterapeutico supportato dalla farmacoterapia, che crea un riflesso condizionato di avversione nei confronti del metadone.

Alla fine del trattamento, ogni paziente che ha completato la disintossicazione e il controllo per verificare che l’organismo sia stato purificato dal metadone riceve un bloccante per droghe – l’impianto liquido di Naltrexone. L’effetto dell’iniezione dura 30 giorni, dopodiché il paziente deve ricevere nuovamente la stessa dose per i successivi 30 giorni. Raccomandiamo che il paziente continui a ricevere il bloccante per droghe per un anno, poiché rappresenta un valido blocco, non solo fisico, ma anche mentale, contro le possibili crisi di astinenza da metadone che potrebbero portare a una ricaduta.

Noi sappiamo come smettere di assumere metadone in modo indolore e sicuro. A voi non resta che darci la vostra fiducia, e noi restituiremo alla persona a voi vicina la speranza di una vita migliore e più felice!

Daniele

Daniele

Traduttore in lingua italiana

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